Camerun: al via la costruzione di un pozzo
Il Camerun è un paese poverissimo. Per capire quanto, basti pensare che è uno degli stati più arretrati dell’Africa Sub Sahariana collocandosi al 153° posto su 188 per quanto riguarda l’indice di sviluppo umano, che la popolazione ha una aspettativa di vita solo di 56 anni (questo dato colloca il Camerun tra gli ultimi Paesi del mondo), che la quota di popolazione che vive sotto la soglia di povertà tocca il 40%. Questo porta delle gravi implicazioni per quanto riguarda l’aspettativa di vita:
Il racconto dell’esperienza in Nepal: le parole di Caterina
Caterina, con Angelo e Franco, sono rientrati da poco da una missione di perlustrazione in Nepal che è servita per valutare le modalità di avvio di un importante progetti di sviluppo in ambito sanitario.
Perché il Nepal? Con un PIL di circa 14 miliardi di euro, una popolazione di 31 milioni di abitanti, un reddito pro capite di circa 750 dollari ed il 25% della popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà, il Nepal si colloca nella categoria dei Paesi Meno Avanzati. Qui la spesa sanitaria è ai livelli estremamente bassi e la disparità nella ripartizione della ricchezza è tra le più alte del continente asiatico. Con questa situazione economica, il Nepal è ancora oggi uno dei dieci paesi più poveri del mondo e Sindhupalchowk, nella cui giurisdizione si trova Bodgaun, è la regione più povera del Paese. Il terremoto dello scorso anno ha aggravato una situazione già precaria e la stessa Kathmandu soffre ancora degli effetti del sisma. Fuori dalla capitale lo scenario è terribile: villaggi ancora isolati tra loro e dal resto del mondo ma sovrappopolati e in situazione di grave povertà. Non c’è elettricità, acqua corrente, strade e il medico più vicino si trova ad alcuni giorni di cammino per la mancanza anche di mezzi di trasporto.
Leggi tutto: Il racconto dell’esperienza in Nepal: le parole di Caterina
Senzaconfini va in Nepal: a un anno dal sisma tanto ancora da fare!
A un anno dal sisma che quasi un anno fa uccise circa novemila persone e distrusse il 90% degli edifici, non solo il Nepal non si è ancora risollevato ma si registra una percentuale crescente di poveri e di corruzione.
Il processo di ricostruzione è fermo e molti nepalesi vivono ancora in “temporary shelter”,
Leggi tutto: Senzaconfini va in Nepal: a un anno dal sisma tanto ancora da fare!
Chi non ha mai conosciuto amore ed accoglienza come può accettarlo? La storia di Xiomara
Isaac: avere 12 anni in Peru
12 anni, occhietti vispi, capelli dritti e muscolatura esile, come molti bambini alla sua età. Non fa nuoto e non va all’oratorio. Non possiede un astuccio dell’ultimo eroe in voga e i suoi occhi ti rimandano l’immagine di ciò che forse un bambino non dovrebbe mai vivere.
Nella piccola stanza destinata alla psicologia è la polvere che fa da protagonista. Pochi colori e fogli di lavoro è tutto il materiale di lavoro a disposizione e l’acre odore di una stanza senza finestre coperta da strati, ormai troppo vecchi, di cemento fa da scenario.
Spalle curve e postura remissiva/dimessa, poche parole e l’aspetto di un bambino che non ha mai avuto nessuno che pensasse a lui.